jeudi 8 avril 2010

Amico mio/Cuore mio

Amico mio/Cuore mio
riprendimi nelle tue parole
di questi pezzi sparsi il cuore
si riempie e si svuota un letto
come una monotona litania di eros e morte.

La memoria lavora e divora
di nient'altro sembra essere utile
a scalciare nel ventre vuoto
capace come un animale istintivo
ed io, io che sgorgo lacrime cantando
la musica delle sillabe che sempre finiscono in no,
cosa guardo di nuovo la stessa inquadratura
nello stesso punto della storia
nell'eterno ripetersi di simili inizi e fini.

Da giovane puoi dire, nella leggerezza
con un ramo di mirto in mano
che nulla sapevi eppure accadeva lo stesso.

Ora il tempo pianta i suoi cerchi, nella carne
e le spirali si avvinghiano ad ogni ritorno
e tornano le stesse frasi e gli stessi rumori
e i lamenti e i gemiti e i tremori e le incertezze
il dolore e la perversione, il potere e la crudeltà
ed'è la mia anima quella stretta che possiede
in una mappa ad occhi chiusi ed orecchie spente
dove perdersi non è possibile.

Il mio giro di carta è già consunto e se
oppressione fosse, per me implosa
soppressione sia di ogni secondo primo
che in più devo vivere in questo tempo
in questo mondo che non decifro
dove sempre sulla soglia
osservo senza comprenderne il punto in cui saltare.

Amico mio,
ora che anche tu fai il tuo giro
forse sono solo un'illusione in un riflesso di un momento
esistito in un luogo che io sola conosco.
Aggrappami voce muta ad ogni lettera scritta
questo universo componibile finirà per darsi un senso.

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